Era proprio necessario sciegliere QUESTO come simbolo per la vostra regione?
E poi vi lamentate se vi trattano come negri :P
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12 ottobre 2007
Germania, per lo stupro sconto all'imputato sardo
di Valentina Maglione
Provenire dalla Sardegna vale uno sconto di pena per violenti e stupratori. Questo, almeno, secondo i giudici tedeschi del tribunale di Buckeburg, nel Land della Bassa Sassonia, che hanno condannato a sei anni di reclusione un 29enne cagliaritano emigrato in Germania, che, per tre settimane, ha tenuto reclusa, picchiato, violentato, tormentato, drogato e umiliato la fidanzata lituana. Perché sospettava che lei lo tradisse.
Una pena tenue rispetto ai margini previsti dal Codice penale tedesco per la violenza carnale – non meno di due anni e fino a 15 di reclusione –, diminuita anche in virtù «delle particolari impronte culturali ed etniche dell'imputato. È sardo», si legge nella sentenza.
Gli effetti dell'attenuante delle "origini sarde" si sommano agli sconti concessi perché «non poteva essere esclusa nell'imputato una notevole diminuzione della facoltà di controllo».
E a favore del cagliaritano hanno giocato la circostanza «che finora non si è fatto penalmente notare» e la piena confessione.
Ma i giudici sono poi passati a valutazioni di natura più "personale". Il ventinovenne, «come cittadino italiano che deve vivere separato dalla sua famiglia e dalla sua cerchia di amici è particolarmente sensibile alla reclusione». E «i reati sono stati un efflusso di un esagerato pensiero di gelosia». E poi il condannato «è un sardo. Il quadro dell'uomo e della donna, esistente nella sua patria, non può certo valere come scusa – precisano i giudici – ma deve essere tenuto in considerazione come attenuante».
Questo, benché la sentenza riconosca che «l'imputato ha pianificato e agito in modo straordinariamente spietato» e accusi il «trauma durevole» provocato alla ex fidanzata.
La pronuncia risale a un anno fa, ma è stata diffusa solo ora perché il legale del condannato, l'avvocato cagliaritano Anna Maria Busia, ha ottenuto una copia tradotta in italiano e si è accorta della concessione dell'attenuante "culturale" che lei non aveva chiesto. E la prima a essere «scioccata» e a parlare di «sentenza razzista» è proprio l'avvocato Busia, che ieri ha spiegato a Radio24 di aver chiesto che il condannato possa scontare la pena in Italia. L'udienza per il trasferimento è prevista il 23 ottobre in Corte d'appello a Cagliari.
Accuse di razzismo e di ignoranza e voci indignate si sono levate dal mondo politico, senza distinzione di schieramenti: dagli indipendisti sardi a Rifondazione e Pdci fino ad An, passando per Ulivo, Udeur, Forza Italia e Lega, tutti si sono scagliati contro l'attenuante "culturale". Il sottosegretario alla Giustizia, Luigi Manconi, ha puntato il dito contro «un esempio di razzismo contemporaneo» e Mario Segni ha parlato di «offesa per la giustizia e la Sardegna». E da più parti è stato ricordato che nell'isola vige il matriarcato e le pene per chi stupra una donna erano severe già nel Medioevo.
Ma il tribunale di Buckeburg si difende. La portavoce Birgit Brueninghaus ieri ha fatto sapere che lo sconto di pena non è stato concesso al condannato per le sue origini sarde, che sarebbero state prese in considerazione solo per contestualizzare la sua «spiccata gelosia».
The Folly by Gemma Armor
7 ore fa
2 commenti:
Ciao Angel,
ti scrivo per farti un saluto.
Scusami se non commento i tuoi post ma è un periodo che non ho nemmeno la forza per piangere.
Un abbraccio
A.
Ciao, Andrea,
più cha altro dispiace a me vederti così sconfortato!
Ricambio l'abbraccio di cuore ;)
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