Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.
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martedì 20 maggio 2008

Dannati vigili urbani!

Ho sognato di essere implicato in un delitto (che non avevo commesso io) e, non si sa per quale motivo, mi portavo dietro delle "prove"consistenti in due birilli di plastica trasparente, di cui mi dovevo sbarazzare.

Il primo l'ho tirato oltre un cancello arruginito mentre l'altro l'ho accartocciato e me lo portavo dietro in attesa di potermene liberare; il tutto mentre la Polizia Municipale mi braccava in ogni dove.

Dal sogno alla realtà: quando oggi mi sono recato a prendere l'auto, c'ho trovato sopra una bella multa senza capo nè coda (non avevo parcheggiato in zone proibite o con segnaletica, che è poi quello che mi veniva contestato).

Brutte canaglie vendicative: non riescono ad incastrarmi ed allora mi multano :)

martedì 6 maggio 2008

Riservisti nipponici.

Penso che se Freud avesse studiato i miei sogni, l'odierna psicanalisi avrebbe preso tutto un altro verso :P

1945, fine del secondo conflitto mondiale.

Mi trovo in un' imprecisata isoletta del Pacifico tra i riservisti giapponesi.

Smobilitazione, bisogna tornare in patria: raccolgo le mie cose in fretta dalla mia squallida stanza di hotel (?!?) e mi incammino verso la metropolitana (???) ma d'improvviso mi accorgo di avere dimenticato il foglio di imbarco insieme ad altre due persone (di cui una doveva essere mio fratello).

Arriviamo all'aereoporto con poco ritardo, ma tale che i plotoni erano già tutti schierati pronti per imbarcarsi ed aspettavano noi.

Ci consegnano dei fogli di embargo sostitutivi per l'ultimo aereo che aveva posti liberi e via, verso il Sol Levante.

giovedì 13 dicembre 2007

Telefonate mortali



Ho sognato di essere ad una cena da qualche strana parte del mondo.

Fuori c'era una piscina illuminata (era notte) e dentro la villa, dietro un bar all'americana, stavano servendo dei piatti di brodo di pesce.

Mi sono risvegliato di soprassalto per una chiamata sul cellulare ed ancora nel dormiveglia mi è venuto da pensare se ogni volta che mi sveglio in realtà non muoia qualcuno.

mercoledì 17 ottobre 2007

Dark oblivion.


Ciacolando su ICR con Varg di Sabba, Benandanti e via discorrendo, siamo finiti a parlare di sogni lucidi e mi è sovvenuto che era molto che non usavo più tecniche per ottenerne; così, l'altro ieri notte, mi sono deciso.
***
Mi trovavo con il mio amico U., che era vestito con un corsetto color ruggine chiaro con finiture in oro, lacci per chiudere i polsi e penne di fagiano o pavone femmina che ne adornavano la parte scapolare, su una specie di terrazza scavata nella pietra grigia, che dava su un paesaggio assolutamente tetro e desolato.

Era notte ed eravamo seduti a tavola.

Quest'ultima era imbandita di cibo assolutamente corrotto ed ogni tanto arrivavano dei servitori-ombra che ci versavano nelle coppe, da ampolle svasate, del valium nero.
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Un ambientino tranquillo insomma, consigliato anche per una cenetta romantica :o)))


P.s. La parte in cui si sono estrinsecate maggiormente le mie capacità di gestire il sonno cosciente sono stati i discorsi tra noi due, ma se pensate che vi accenni qualcosa in proposito, potete continuare ad aspettare a lungo :P

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